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Visualizzazione dei post da giugno, 2000

Esti Dal

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Canto della sera Canto popolare Ungherese Armonizzazione di Zoltàn Kodàly La melodia tradizionale ungherese Esti dal (Canto della sera) è proposta nel celebre arrangiamento a cappella di Zoltán Kodály (1882 - 1967); si tratta di una pagina delicata e gioiosa nel contempo, pregna di una profonda spiritualità. E’ un magistrale esempio di perfetta fusione fra un semplice tema popolare ed una raffinata armonizzazione d’autore. Erdö mellet estvèlëdtem, Subàm fejem ala tëttem, Öszzetëttem kèt kezemet, Úgy kertem jó Iste nëmët: Én Istenëm, adjal szàllast, Màr mëguntam a jarkàlàst, Ajàrkàlàst, a bujdosàst, Az idegën földön lakàst. Adjon Isten jó èjszakàt, Küldje hozzàm szent angyalàt, Bàtoritsa szivünk àlmàt, Adjon Isten jó èjszakàt, Adjon Isten jó èjszakàt. Traduzione in Italiano: La sera mi sorprese accanto ad un bosco misi la pelliccia sotto la testa (come un cuscino) giunsi insieme le mani e così pregai il mio Signore. Signore mio, dammi un riparo ormai sono st

Mama mia (mi son stufa)

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di Angelo Mazza Trascrizione per Coro Misto di Alberto Cremonesi  E' una delle più note canzoni lombarde di filanda pubblicata nel 1940 dal Dopolavoro Provinciale di Milano nell'antologia “I canti della filanda. Vecchie canzoni delle Filandere brianzole” a cura di Giacomo Bollini e Attilio Frescura. Difficile dare una collocazione geografica a questo brano, tante erano attorno agli anni 1920-1930 le filande in Lombardia in modo particolare in Brianza, che però calza a meraviglia con il lodigiano perché oltre ad avere una marcata vocazione agricola, il tessuto socio economico gravitava, in particolar modo per le lavoratrici le quali solitamente erano giovani ragazze, sul “fabricon” (Lanificio Cremonesi – Varesi & C.) e sul “linificio” (Linificio – Canapificio – Nazionale). Le ragazze erano scherzosamente chiamate dai giovani lodigiani “le vunce” per il loro aspetto giallastro e fuligginoso, all’uscita dalle fabbriche, al termine dei turni massacranti di lavoro i

Ascolta Maria di Marco Maiero

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Ascolta Maria è una bellissima preghiera a Maria, la mamma di Gesù. Nel tempo senza più luce, nel tempo senza più pace: Ascolta, Maria. Aiutaci con l'affetto che  consola, soprattutto nei giorni dell'incertezza, quando i sentieri della vita sono più difficili. E' un brano di grande dolcezza, Maria, definita "carezza di Dio", è colei che ci aiuta a superare le difficoltà di ogni giorno. Nel tempo senza più luce che oscura i sentieri del cielo; Nel tempo senza più pace che spegne il sorriso dei fiori; Ascolta, Maria, Carezza di Dio, ascolta, su, ascoltaci ancora, e libera il vento, e libera il sole, di un'alba che porta più amore. Agli occhi che chiedono segni, ricordati Madre più bella; Al cuore che chiede segreti, rivela il tuo Figlio che nasce.