Cantare in coro è ...
Così scriveva Roberto Goitre sull'importanza del canto corale come strumento educativo, concetto alla base delle sue metodologie didattiche:
"Il
coro è una comunità nella quale si deve tendere al massimo controllo
della personalità per la maggiore omogeneità possibile di suono e di
colore: ciascuno deve dare il meglio di se stesso senza che nessuno dei
suoi componenti ne possa menar vanto, mentre d'altra parte qualunque
piccola distrazione, una emissione incontrollata di suono, un segno
dinamico non rispettato, possono danneggiare tutto il coro e rendere
inutile un lavoro di preparazione durato settimane e forse mesi interi!
Non
è forse questo il migliore specchio della società in cui viviamo, dove
tutti dovrebbero tendere a dare il meglio di se stessi per il bene
comune, mentre la mancanza di un singolo individuo può essere delitto
contro l'intera comunità in cui egli vive?
E allora perchè
non diamo al canto corale il giusto posto nella graduatoria dei mezzi
educativi, degli svaghi, delle attività di gruppo?
Un proverbio tedesco dice: Là dove senti cantare fermati; gli uomini malvagi non hanno canzoni.
Sarà
forse paradossale, ma contiene certamente una fondamentale verità: il
cantare in coro educa alla tolleranza verso gli altri, all'umiltà, alla
perseveranza, all'amore verso la comunità: componenti tutte dell'uomo
sociale.
Se riusciamo a divulgare il più possibile questa
verità, è probabile che entro i prossimi trent'anni i posti di
responsabilità potranno essere affidati a persone che avranno vissuto
l'esperienza corale e sapranno allora comprenderne tutta l'efficacia!"
(da "Validità del Canto Corale" di Roberto Goitre)